Ecco una domanda che si pongono tutte le mamme i papà: i neonati possono prendere o attaccare il Covid? E ancora: quanti casi sono stati rilevati di neonato Covid? Cerchiamo di rispondere subito, senza tanti giri di parole, e soprattutto senza creare allarmismi e analizzando la situazione basandoci su quello che dice a oggi la scienza.
Covid neonati: il decorso della malattia.
Facciamo chiarezza: in via teorica i neonati possono prendere il Covid allo stesso modo degli adulti – parliamo di tutte le varianti del Coronavirus, almeno fino all’attuale Omicron. Dobbiamo rilevare, però, che i casi registrati sono molti meno rispetto agli adulti, e che i sintomi si sono dimostrati gravi molto raramente. Il decorso della malattia, infatti, è quasi sempre caratterizzato dall’assenza di sintomi, o da sintomi di lieve entità, al massimo qualche linea di febbre o piccoli disturbi gastrointestinali che, a volte, le neomamme e i neopapà neppure immaginano possano essere riferiti a un’infezione da Coronavirus.
Lo studio della relazione tra neonati e Covid.
Proprio questa relazione Covid neonati, e la resistenza dei più piccoli a un virus che sta mietendo vittime in tutto il mondo, da due anni a questa parte, ha incuriosito la scienza: se i più piccoli sono di norma molto suscettibili alle infezioni virali alle vie respiratorie, nel caso del Covid sembra invece che accada il contrario. Le cause sono ancora al vaglio degli scienziati, ma le ipotesi più seguite sono due: una riguarda i recettori delle cellule che si legano al virus, diversi negli adulti e nei neonati, la seconda invece ipotizza una innata immunità dei neonati.
I neonati positivi al Covid sono contagiosi?
A questa domanda ancora non c’è una risposta chiara, così come è difficile definire il grado di contagiosità, per esempio, di adulti positivi ma asintomatici, ma in linea generale i bambini e i neonati possono diventare vettore della malattia al pari degli adulti, senza contare che l’utilizzo della mascherina o di altri dispositivi di protezione dal virus nei più piccoli è pressoché nullo.
Il Covid si trasmette con l’allattamento?
Al momento non è mai stato riscontrata la presenza del Coronavirus all’interno di campioni di latte materno, e anche se restano valide tutte le precauzioni e le raccomandazione che sentiamo ogni giorno (igiene delle mani e mascherina, oltre che dei tessuti) i medici incoraggiano l’allattamento al seno perché i vantaggi, in ogni caso, sono sicuramente maggiori dei rischi.
Se la diagnosi da Covid neonati si effettua esattamente come per noi adulti, le cure sono sicuramente meno semplici, perché i farmaci, sperimentali o meno, non sempre possono essere somministrati ai più piccoli.
Fermo restando che le neomamme possono tutto sommato stare (relativamente) tranquille: i casi di Covid riscontrati nei neonati sono molti meno rispetto a quelli degli adulti, e il decorso della malattia sembra molto rapido e indolore.
Covid neonati: la prevenzione è la cura migliore.
Come per la maggior parte delle malattie e de disturbi, la prevenzione si rivela la cura migliore: in questo caso dobbiamo seguire attentamente le disposizioni igieniche e di buon senso che ormai abbiamo imparato a memoria, come quella di lavarsi le mani spesso, usare la mascherina ed evitare contatti con persone a rischio, ma dobbiamo anche stare attenti ai tessuti e gli oggetti con cui verrà a contatto il nostro neonato.
Se cerchiamo su Google le parole neonato Covid, o coronavirus neonati, non mancano infatti l avvertenze e i prodotti utili per quello che concerne l’igienizzazione per esempio di ciucci, biberon e giocattoli che il nostro bambino metterà sicuramente in bocca. Se nel caso dei lenzuolini per la culla, le lenzuola lettino e delle federe per il cuscino, che stanno dentro casa, il rischio è minimo, per le copertine carrozzina possiamo prevedere dei lavaggi più frequenti – ecco 5 cose da sapere sul bucato della biancheria per neonati. O magari acquistare una copertina carrozzina nuova di ricambio.