Mamme non si nasce, si diventa: tutte le mamme si sono ritrovate a casa per la prima volta con un neonato, il loro piccolino, e per un momento – o per molti giorni – si sono fatte prendere dal panico. È normale.
È normale che dopo nove mesi con il pancione, il cambiamento sia traumatico. Se la gestazione avviene in modo graduale, lasciandoci il tempo dell’abitudine, il parto è un momento. Arriva un bebè e ci sentiamo inadeguata. Non è nata una vita, ma due: un bambino e una nuova donna. Perché quando arriva un figlio a casa, tutto cambia, dall’odore della nostra pelle alle abitudini quotidiane, dal ciclo sonno-veglia alle pulizie di casa.
6 consigli per affrontare il ritorno a casa con un bebè.
- Quando torniamo a casa con il nostro bambino, tutti vogliono venire a trovarci: famigliari, amici, parenti e colleghi sono in fila per conoscere il nuovo arrivato e vedere con i propri occhi come sta la mamma. Il consiglio, in questo caso, è di limitare le visite, stabilendo dei giorni e degli orari comodi, senza stress. Inoltre non dobbiamo provare vergogna a farci trovare con la tuta, oppure con il pigiama. Ricordiamoci che è un momento delicato, sia a livello fisico che psicologico, per noi e per nostro figlio.
- Facciamoci aiutare! Questo consiglio vale soprattutto per le mamme che tornano a casa con il secondo bambino, ma anche per quelle donne che pensano di poter affrontare le incombenze della vita allo stesso modo di prima: non è così ed è giusto farsi aiutare - da un’amica, da un familiare, da una tata o da una colf. Non c’è niente di male nel chiedere aiuto, e soprattutto sarà il nostro bambino a trarne giovamento per primo.
- Mangiare bene sembra un consiglio scontato, ma non lo è. I giorni del rientro a casa sono sempre sconvolgenti, e allo stesso modo i primi mesi. Ecco perché spesso ci dimentichiamo di occuparci di noi, di mangiare bene e sano. Però è importantissimo riacquistare le forze: anche in questo caso, sarà il nostro bambino a goderne per primo.
- Se mangiare bene è fortemente consigliato, bere tanta acqua è davvero obbligatorio: l’allattamento e la ritenzione idrica richiedono grandi quantità di liquidi, non dimentichiamolo mai.
- Godiamoci l’allattamento come una parentesi di vero relax, perché non è soltanto un momento magico e di unione tra mamma e figlio, ma anche un regalo che facciamo a noi stesse, un attimo di pace da godere con calma e serenità. E se all’inizio non ci sembra di essere brave, nessun problema, è normale, con un po’ di pratica impareremo.
- Prendiamoci le nostre pause, senza pensare al lavoro. Crescere un figlio, specialmente un neonato, è già di per sé un lavoro! Ritroviamo i nostri spazi, il nostro tempo: una passeggiata, il parrucchiere, l’estetista, un buon libro o un bel film… Partiamo dal presupposto che qualunque cosa fa stare bene la mamma, è di giovamento anche per il figlio.
Ultimo consiglio, anche se per chi non ci è passato può suonare strano: non avere paura di quel cucciolo di essere umano che dipende da te, che piange, che si sveglia la notte strillando, che sembra così fragile, che piange di nuovo e non sappiamo perché… Impareremo a capirlo, abbiamo così tanto tempo per farlo! Guardalo e immaginalo quando avrà vent’anni. Ricorda che mamme si diventa.