Virus RSV neonati: cause del contagio e terapia

Virus RSV neonati: cause del contagio e terapia

Il virus RSV, ovvero virus respiratorio sinciziale, è una delle maggiori cause di polmoniti e bronchiti nei bambini con età inferiore ai 24 mesi. È un virus molto contagioso che si trasmette per via aerea oppure per contatto diretto con materiale infetto come ad esempio un fazzoletto usato.

Se nelle persone adulte e nei bambini più grandi il virus RSV non comporta di solito gravi complicazioni, nei più piccoli sfocia spesso in una vera e propria polmonite.

I contagi da virus RSV avvengono per lo più tra novembre e marzo, ed è diagnosticato attraverso un’analisi dei sintomi: mal di gola, faringite, febbre, tosse e nei casi più gravi difficoltò respiratorie.

 

Le cause del virus RSV.

Il virus RSV causa un’infezione alle vie respiratorie ed è presente ogni anno, infatti sono stati registrati molti casi di neonati o bambini che hanno preso il virus più di una volta, senza dunque immunizzarsi, ma con recidive meno gravi rispetto al primo episodio. Il periodo di incubazione varia dai 3 ai 5 giorni, l’infezione invece guarisce mediamente in una settimana, dodici giorni al massimo. Nella maggior parte dei casi, questo virus respiratorio viene contratto dal neonato a casa, portato da un famigliare che spesso manifesta soltanto un raffreddore.

 

I sintomi più comuni del virus RSV.

In principio, dopo qualche giorno dal contagio, il primo sintomo è il raffreddore, ma quasi sempre, nei più piccoli, notiamo anche tosse, febbre, otite, mal di gola, naso chiuso e naso che cola. Sintomi dunque che, per esempio, possono portare anche inappetenza, pianto, disidratazione e difficoltà del sonno.

 

Come curare il virus RSV.

La terapia consigliata per un infezione causata dal virus RSV varia ovviamente in base all’età del paziente. In ogni caso, nei bambini è utile:

  • Far ber molta acqua per evitare una disidratazione delle mucose
  • Procedere con lavaggi nasali utilizzando una soluzione fisiologica
  • Evitare farmaci come l’aspirina
  • In alcuni casi più gravi può essere necessario il ricovero ospedaliero.

 

La cura migliore per il virus RSV è sicuramente rappresentata dalla prevenzione. Il consiglio degli esperti, come sempre, resta quindi di lavarsi spesso le mani e di usare fazzoletti soltanto monouso. Fare attenzione alle superfici che tocchiamo, soprattutto nei luoghi pubblici. Precauzioni che, in questi mesi, abbiamo imparato ormai a memoria a causa del Covid, e che restano valide per qualunque tipo di virus, anche per il virus respiratorio sinciziale.

 

Noi di Flyideas vogliamo suggerire anche di fare molte coccola al nostro piccolino e di scegliere tessuti traspiranti che lo mantengono fresco e asciutto, come la biancheria per la culla e per il lettino in cotone organico certificato.

 

L’importanza dei tessuti nella prevenzione della virosi respiratoria.

Come tutti i virus, anche il virus RSV si combatte attraverso la prevenzione, piccoli accorgimenti ai quali non è sempre facile pensare. Uno su tutti, riguarda il materiale dei tessuti che utilizziamo tutti i giorni a contatto con il nostro bambino: lenzuola culla, copertine, vestitini e accessori. Infatti è molto importante scegliere tessuti delicati e traspiranti, che mantengano il bambino fresco e asciutto.

 

Cotone vs Virus RSV.

Il cotone è il re dei tessuti, soprattutto quando parliamo di neonati di bambini, perché oltre a essere un materiale naturale, ha un’ottima traspirazione e limita così la sudorazione, quindi irritazioni e rischio di sbalzi di temperatura che indeboliscono le difese immunitarie e favoriscono l’azione dei virus RSV, l’insorgere di raffreddore, tosse, faringiti e malanni di stagione. Che si tratti di lenzuola culletta, copertine neonato o abbigliamento per bambini, scegliamo sempre capi in 100% cotone organico come le biancheria per neonati Flyideas, e cerchiamo la certificazione OEKO-TEX.

 

Tutti gli altri tessuti per la biancheria neonato.

  • Il lino è sicuramente un ottimo tessuto, quando parliamo di vestiti per neonati e per bambini, perché oltre a essere morbido e leggero, è un materiale naturale e traspirante, molto comodo e non irrita la pelle del neonato.
  • Allo stesso modo il tessuto voile, molto sottile e simile a una garza, utilizzato però soltanto per indumenti estivi.
  • La seta è super morbida, ma capace di mantenere e conservare al meglio il calore, quindi utilizzabile in tutte le stagioni, anche per tute e felpette. Sicuramente meno economica del cotone o del lino, però.
  • Meglio evitare la lana, che pure essendo un tessuto naturale può causare prurito, irritazioni, allergie e dermatiti da contatto nei neonati e nei bambini.

 

 

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