Fra gli attrezzi del mestiere della neomamma, il ciuccio rappresenta uno degli strumenti principali, forse addirittura il preferito di molte “colleghe”, perché fa bene al bebè e alla nostra tranquillità. C’è chi lo chiama succhietto, chi sceglie il ciuccio a ciliegia e chi quello tradizionale, ma nel periodo della prima infanzia non può proprio mancare. E proposito di scelta, come orientarci per il primo ciuccio del nostro bambino?
L’uso del ciuccio per la prima infanzia.
In questo articolo non vogliamo descrivere i benefici del ciuccio e neppure le controindicazioni – di irritazione da ciuccio ne parliamo qui – ma soltanto capire quale succhiotto scegliere per il nostro bambino: succhiotti a ciliegia o ciuccio a goccia? caucciù o silicone? Ecco quale scegliere, secondo noi, e quando usare uno o l’altro.
È vero che il ciuccio a ciliegia fa male?
Il ciuccio a forma di ciliegia ha preso molto piede ultimamente tra le neomamme, forse perché ricorda a livello visivo il capezzolo della mamma, quindi sembra più naturale e immaginiamo più riconoscibile per il neonato. Alcuni pediatri, però, lo sconsigliano dopo i primi mesi di vita perché a lungo andare può causare problemi al palato del bebè. Il ciuccio tradizionale invece ha una forma più a goccia, simmetrica, e funziona bene sempre. Il vincitore? Nessuno dei due: possiamo iniziare con il ciuccio a ciliegia, per i primi mesi, e intorno all’anno di vita del piccolino sostituirlo con un succhiotto tradizionale.
Vantaggi e svantaggi del succhiotto a ciliegia.
Ricordiamoci che ogni bambino è diverso da un altro, e ogni modello di ciuccio presenta vantaggi e svantaggi. Ma quali caratteristiche dobbiamo considerare quando scegliamo il succhiotto per la prima infanzia?
Partiamo da presupposto che il ciuccio serve più che altro a calmare il bambino e a favorirne il rilassamento prima e durante la nanna, perché simula un momento bello e sicuro, ovvero il contatto con la poppa della mamma. Ma i benefici del ciuccio non si fermano qui, perché come fanno notare gli esperti dell’infanzia e i pediatri, il ciuccio è molto utile anche per prevenire la sindrome della morte in culla – parliamo della SIDS in questo articolo - e accompagna lo sviluppo del neonato migliorando la capacità respiratoria.
Quali caratteristiche deve avere il ciuccio del neonato?
Per scegliere il succhiotto migliore, occorre valutare alcuni aspetti non soltanto del nostro bambino (bocca e palato, età e dimensioni, abitudini…) ma soprattutto del prodotto che vogliamo acquistare:
- Forma: ciliegia, goccia o anatomico
- Peso: non tutti i succhiotti sono uguali
- Dimensioni: ogni ciuccio ha la sua grandezza
- Materiale: caucciù,
I diversi tipi di succhiotti per neonati.
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Il ciuccio a ciliegia, anche chiamato tettarella tonda, ha la parte superiore stondata, somiglia a un capezzolo e di solito è più grande degli altri modelli, per questo può danneggiare il palato.
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La tettarella anatomica, o ciuccio anatomico, ha una forma più schiacciata, con una parte piegata all’insù.
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Il ciuccio tradizionale, o tettarella fisiologica, è simmetrico e regolare, non intacca il palato del bambino e di solito è sempre usato nel modo corretto.
Scegliere il materiale del succhiotto per il bebè.
Per quanto riguarda i materiali esistono differenza significative, ecco quali sono:
Ciuccio in lattice: è un materiale ambrato di origine naturale, molto morbido ed elastico, resistente nel tempo. È molto utilizzato perché ha un’ottima capacità di assorbimento e non trattiene gli odori, quindi piace al bambino ma al tempo stesso deve essere sostituito periodicamente, più o meno ogni 40-60 giorni.
Succhietto in silicone: più chiaro del precedente come colore, è formato da un materiale chimico ma ovviamente atossico e insapore. È più resistente del lattice, anche dopo innumerevoli sterilizzazioni, ma è meno flessibile, quindi rischia di rompersi e danneggiarsi con maggiore facilità. Per questo motivo, inoltre, è sconsigliato per i bambini che hanno denti delicati oppure rotti.
Ciuccio in caucciù: il caucciù è una gomma presenta in natura, come il lattice infatti è molto resistente e al tempo stesso morbido. Inoltre è sia inodore che insapore: un ottimo materiale per il succhiotto dei neonati.
Quale ciuccio scegliere per un neonato?
Per i primi mesi (da 0 a 6 mesi), secondo il parere de pediatri, è meglio adottare un succhiotto leggero e di dimensioni ridotte, molto simile alla forma del capezzolo della mamma. Successivamente, da 6 mesi a un anno, un ciuccio dalla forma anatomica è preferibile, perché può alleviare il fastidio della dentizione senza creare problemi ai dentini che stanno spuntando - meglio ancora se in caucciù. Dopo il primo anno di vita, infine, scegliamo una forma del ciuccio ergonomica.
Quale ciuccio per neonati scegliere tra quelli in commercio?
Ciuccio a ciliegia o anatomico, a goccia di lattice oppure ergonomico di caucciù? Non esiste una risposta sola, perché ogni bambino è diverso. Se possiamo seguire i consigli degli esperti della prima infanzia, per quanto riguarda l’uso di succhiotti diversi nei diversi periodi della crescita, per il resto dobbiamo affidarci al nostro istinto di mamme e valutare anche la risposta del bebè alle diverse forme e ai materiali.
L’importante, come nel caso delle lenzuola per la culla e di tutti i prodotti tessili per la prima infanzia, è scegliere prodotti di buona qualità, certificati e garantiti dai produttori come Flyideas.