Molti genitori pensano che far dormire il neonato nel lettone sviluppi una sorta di dipendenza del bambino nei confronti del papà e della mamma, aumentando così il pericolo che il piccolo non riesca a rendersi indipendente e autonomo come dovrebbe nel suo percorso di crescita: non è così. Anzi, funziona esattamente al contrario.
Far dormire neonato nel lettone: dal desiderio di dipendenza all’autonomia del bebè.
Assecondare il desiderio di dipendenza del neonato, al contrario di quanto sia semplice credere, non ostacola il processo di formazione e autonomia del bambini, ma lo favorisce. La nanna nel lettone è una pratica che esiste da sempre, in ogni popolo e in ogni cultura, quindi se un neonato vuole dormire nel lettone ha ragione! Vediamo perché.
La pratica del co-sleeping.
Tutti i bambini piccoli vorrebbero dormire nel lettone con i genitori. E tutti 8° quasi) i neogenitori vorrebbero avere nel letto i loro piccolini. Ecco, questo è il co-sleeping, ovvero il “dormire insieme”, una pratica che i pediatri consigliano di attuare unendo una culla speciale al lettone, una culla appunto da co-sleeping. Molti genitori però si chiedono se il co-sleeping sia una pratica sana, un’abitudine da incoraggiare oppure da eliminare… Vediamo di fare subito un po’ di ordine, ma soprattutto di mettere il neonato nel lettone in sicurezza!
È sbagliato far dormire il neonato nel lettone?
Partiamo dal presupposto che un neonato non è altro che un cucciolo di uomo, e come ogni mammifero nasce immaturo sotto molti punti di vista: impiegherà del tempo per diventare autonomo e indipendente, all’inizio avrà bisogno della mamma per proteggersi dai pericoli esterni (predatori reali o immaginari, la fame) e dalle condizioni ambientali sfavorevoli (come il freddo o il buio). Insomma, quando un neonato dorme nel lettone si sente al sicuro, è il suo istinto a spingerlo.
Dormire nel lettone rientra nel sistema comportamentale dell’attaccamento.
Il sistema comportamentale di attaccamento è una forma di comportamento che fa parte dei sistemi motivazionali interpersonali e si manifesta quando una persona sente il bisogno di avere un contatto ravvicinato con un’altra persona indentificata come colui, o colei, che è in grado di offrire cure e sicurezza- in proposito, ecco un articolo approfondito della Stampa sull’attaccamento e l’accudimento dei bambini. Il co-spleeping - o la nanna nel lettone, che dir si voglia – rientra perfettamente in questa definizione del campo psicologico.
Ne primi mesi vita, i neonato manifestano i loro bisogni con il pianto e le grida, quindi riescono a calmarsi con il contatto fisico con la mamma (quasi sempre la mamma, rispetto al papà). Più tardi, prima dell’anno di età, i bambini iniziano a vivere quella che viene definita come “ansia da separazione”, ovvero diventano consapevoli dell’assenza del genitore e cercano di ricongiungersi in ogni modo, sia di giorno che di notte. Ecco, questo sentimento presente nei bambini si manifesta come un bisogno e, specialmente di notte, si risolve quando il neonato dorme nel lettone.
Neonato nel lettone e sviluppo dell’autonomia del bambino.
Per le ragione che abbiamo riportato, far dormire i neonati nel lettone, accanto ai genitori e in particolare alla mamma, li aiuterà nella crescita a stare da soli, poco ma sicuro. Perché ignorare o mortificare la richiesta di vicinanza del bebè o può rallentare notevolmente il naturale processo di formazione della sicurezza interiore nei bambini. Al contrario, assecondare questo desiderio trasformerà nostro figlio in un ragazzo autonomo.
Fino a quando i neonati possono dormire nel lettone?
Non esiste una regola precisa: come abbiamo visto, dormire nel lettone per un neonato rappresenta un bisogno, quindi è soggettivo. Possiamo però attenerci ai dati e scoprire così che la gran parte dei bambini (85%) entro l’anno di vita si sveglia almeno una volta, e che la maggioranza di questi dormono con i genitori fino al raggiungimento dei 3 anni per tutta la notte o almeno per una parte, ma dopo i 3 anni, dai 4 ai 10, tutti imparano a dormire da soli senza problemi.
Far dormire neonato nel lettone: sì o no?
Sicuramente sì, ma la questione è come dormire con un neonato nel lettone. Le culle per il co-sleeping rappresentano sicuramente il metodo migliore, a nostro avviso, che hanno tre sponde e creano così una continuità con il lettone, senza però eliminare la nostra intimità con il compagno, riducendo il rischio di Sids, ma al tempo stesso restando vicino al nostro bambino.
Certo, potrà che capitare che cercheremo un altro articolo su come disabituare un neonato a dormire nel lettone, ma questo è un altro discorso. Per il momento allestiamo la nostra culletta fianco letto di tutto punto, con i set di lenzuola Flyideas per le culle Next2me.
I bimbi che dormono nel lettone saranno adulti autonomi e indipendenti. E conserveranno un bel ricordo delle notti della loro prima infanzia.