Il temperamento e il carattere del neonato

Il temperamento e il carattere del neonato

Il neonato ha già un temperamento proprio, o il carattere si forma e si modella in base al contesto in cui cresciamo?

Abbiamo provato a rispondere a questa domanda, all’apparenza filosofica, attingendo alle fonti scientifiche che negli anni hanno affrontato l’argomento, e abbiamo scoperto che già da piccolissimi, da neonati, ognuno di noi inizia manifestare alcuni dei tratti distintivi del proprio carattere, ma che molto altro lo impareremo, spesso per imitazione, nel corso della nostra vita.

 

Il temperamento del neonato.
Dalle prime settimane di vita, da quando cioè il neonato comincia a comunicare con il mondo esterno, in particolare con la mamma, possiamo intravedere la personalità di quello che presto diventerà un bambino e infine un adolescente e un adulto. Questo si chiama temperamento.

 

Segnali come il pianto, la facilitò di adattamento e di apprendimento, la pigrizia o al contrario la vivacità, possono essere rivelatori dei tratti caratteriali naturali del nostro bambino, ovviamente se osservati nel lungo periodo e ripetuti con costanza.

 

Nel caso dei bambini nati prematuri, questi tratti della personalità di norma appaiono più tardi, così come per i bambini che nascono con un peso inferiore ai 2,5 kg.

 

Il temperamento e il carattere dei neonati.
Il temperamento è la mescolanza degli aspetti innati della personalità, quindi il modo di essere di ognuno di noi, una delle componenti più forti di quello che comunemente chiamiamo carattere. Per quanto riguarda i neonati e i bambini, uno studio cominciato americano negli anni Sessanta e durato 30 anni ha individuato 9 caratteristiche che distinguono i diversi tipi di temperamento.

 

  • Livello di attività del bambino.
  • Regolarità del bambino nel ritmo sonno/veglia e alimentazione.
  • Capacitò di concentrazione e facilitò di distrazione.
  • Risposta alle novità e agli stimoli esterni.
  • Adattabilità alle novità.
  • Capacità di resistenza mentale.
  • Intensità nelle reazioni.
  • Sensibilità del bambino a rumori, sapori e consistenze.
  • Qualità positiva o negativa dell’umore nella maggior parte del tempo.

 

Da queste nove caratteristiche prese in esame, gli studiosi hanno estrapolato 3 differenti tipologie di temperamento:

  • Facile: il 40% circa dei bambini, che si adattano facilmente, dormono, mangiano e reagiscono bene agli stimoli e alle novità, sono positivi nell’atteggiamento rispetto alla vita.
  • Difficile: rappresenta il 10% dei neonati ed è caratterizzato da una difficoltà di adattamento, reazioni intense ed esagerate, irregolarità nel sonno e nei pasti.
  • Lento a scaldarsi: metà dei neonati hanno un atteggiamento caratterizzato da bassa attività, lentezza nell’adattamento e qualche difficoltà davanti alle novità e agli stimoli esterni.

 

Ovviamente ci sono molti altri fattori, oltre al temperamento, che determinano la personalità e il carattere del bambino e quindi, negli anni, dell’adulto. Fattori ambientali, famigliari, culturali, ma anche di altro tipo come ad esempio l’ordine di nascita all’interno della famiglia: i primogeniti sono in genere più responsabili (e  più intelligenti, secondo molti studi), i figli di mezzo sono abili negoziatori, quelli più piccoli invece più estroversi.

 

E se facciamo dormire il nostro cucciolo tra le morbide lenzuola della collezione Cosmos, da grande farà l’astronauta?

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